Venti di Cinema
18,00 €
Vent’anni sono tanti per qualsiasi cinematografia per gli inevitabili cambiamenti, trasformazioni, nuove modalità narrative. Il ventennio 1990 – 2010 del cinema italiano, oggetto di questo libro, ha la particolarità di essere un periodo-chiave visto che arriva dopo gli anni ‘70 e ‘80 che avevano fatto registrare il consolidamento dei generi e quasi contemporaneamente l’irruzione di movimenti e nouvelle vague e di nuovi autori che cominciarono a riconsiderare/ridisegnare la mappa del nostro cinema e a riflettere su modelli, filoni, stereotipi.
Le 150 recensioni comprese nel volume, selezionate tra le tante scritte dall’autore in qualità di critico cinematografico del quotidiano Il Mattino, sono in qualche modo lo specchio di cambiamenti, l’evidenziatore affidabile della possibile convivenza del cinema di serie A e serie B, del cinema autoriale e commerciale, di artisti e artigiani.
Il libro vuole essere un viaggio al tempo stesso piacevole, appassionante, utile ma anche spiazzante per l’approccio rigoroso al cinema italiano di quegli anni senza distinzioni tra film “alti” d’autore e prodotti “bassi” di consumo.
Venti di Cinema
18,00 €
Vent’anni sono tanti per qualsiasi cinematografia per gli inevitabili cambiamenti, trasformazioni, nuove modalità narrative. Il ventennio 1990 – 2010 del cinema italiano, oggetto di questo libro, ha la particolarità di essere un periodo-chiave visto che arriva dopo gli anni ‘70 e ‘80 che avevano fatto registrare il consolidamento dei generi e quasi contemporaneamente l’irruzione di movimenti e nouvelle vague e di nuovi autori che cominciarono a riconsiderare/ridisegnare la mappa del nostro cinema e a riflettere su modelli, filoni, stereotipi.
Le 150 recensioni comprese nel volume, selezionate tra le tante scritte dall’autore in qualità di critico cinematografico del quotidiano Il Mattino, sono in qualche modo lo specchio di cambiamenti, l’evidenziatore affidabile della possibile convivenza del cinema di serie A e serie B, del cinema autoriale e commerciale, di artisti e artigiani.
Il libro vuole essere un viaggio al tempo stesso piacevole, appassionante, utile ma anche spiazzante per l’approccio rigoroso al cinema italiano di quegli anni senza distinzioni tra film “alti” d’autore e prodotti “bassi” di consumo.